Svalutazione e idealizzazione – Pillole di psicologia

Svalutazione e idealizzazione – Pillole di psicologia

La svalutazione e l’idealizzazione sono dei meccanismi di difesa, operano in maniera inconscia nella persona che le utilizza per evitare di gestire qualche sentimento minaccioso.

Caratteristiche di svalutazione e idealizzazione

La svalutazione è attivata dalla persona per proteggersi da qualcosa che ritiene eccesivo da gestire. Possiamo fare un esempio pratico: immaginiamo che io sia seduta in un bar per prendere un caffe, c’è molta gente e cerco di attirare l’attenzione del barista per orinare il mio caffè, ma lui non mi presta attenzione, cerco di fare dei gesti, tento di chiamarlo ma non ottengo nessuna risposta.

Entra in gioco un comportamento di svalutazione nel momento in cui comincio ad avvilirmi perché nessuno mi presta attenzione, mi sento impotente e mi dico: “Per quanto io provi, non servirà a niente, sembra che nessuno mi veda”. Quindi, una svalutazione comporta sempre una sopravalutazione.

Dall’altra parte abbiamo l’idealizzazione cioè quando valutiamo gli altri migliori e in grado di risolvere tutto. Quindi, l’idealizzazione è quel meccanismo attraverso il quale esaltiamo i valori e le qualità dell’altro, non riconoscendo nell’alto alcuna caratteristica negativa.

svalutazione e idealizzazione

L’importanza dell’infanzia 

La formazione della difesa inizia dalla prima infanzia. I bambini molto piccoli hanno delle fantasie primitive di onnipotenza del Sé che vengono gradualmente sostituite da fantasie di onnipotenza della figura di accudimento (genitori), la quale rappresenta qualcuno di autoritario e autorevole.

Il senso di questa operazione è quella di protezione. Il bambino ha bisogno di proteggersi dalle sue paure e per farlo ha bisogno della figura di accudimento con la quale si “fonde”. Crescendo questo potere che diamo all’alto va diminuendo anche se tutti noi ci portiamo per tutta la vita residui del bisogno di dare valor speciale alle persone da cui dipendiamo emotivamente. Tuttavia, alcune persone sembrano non aver mai modificato questo meccanismo di idealizzazione.

Il narcisista

Nei narcisisti il bisogno di idealizzazione che si è sviluppato nella prima infanzia è quasi sempre presente nella persona adulta. I narcisisti cercano di travestirsi da re eroi ma pensano da servo, ecco perché non sviluppano la propria vita e cercano di svalutare la vita egli altri. Di solito c’è una componente narcisistica in colui che svaluta l’altro. Dietro ogni narcisista grandioso si nasconde un bambino impacciato.

Attraverso il continuo passaggio da idealizzazione a svalutazione la persona con personalità narcisista crea continue classificazione per affrontare questioni della sua esistenza. Questo porta a perdere di vista i reali vantaggi e svantaggi che vengono oscurati. Tali conseguenze si ripercuoteranno anche sulle relazioni interpersonali in maniera negativa, poiché saranno gravate dal peso del giudizio che dà a ogni cosa e persona.

Concludendo, le cose irrisolte ritornano sempre, se provo invidia, gelosia e se faccio del male all’altro perché non ho risolto la mia situazione interna e, quindi, mi lamento.

Il primo passo per uscire della svalutazione e idealizzazione è chiedere aiuto. Chiedere aiuto, anche nei CAV, non è simbolo di debolezza ma è il primo en passe per uscire dalla ambivalenza svalutazione/idealizzazione.

Articolo della Psicologa Roberta Madonna

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Redazione Proposte UILS