Troppe bugie nella società dell’informazione

Troppe bugie nella società dell’informazione

Riflettiamo sulla contemporaneità, sullo sviluppo esponenziale della tecnologia e sulle implicazioni più critiche della rivoluzione digitale. Se infatti la rete ci permette ormai di comunicare, di scambiare idee, sempre e dovunque, questo mondo online e questa comunicazione incessante crea evidentemente un bombardamento di informazioni dal quale spesso è difficile districarsi.

Il sovraccarico di informazioni

Certamente l’informazione assume un ruolo centrale e genera crescita e ricchezza culturale. D’altra parte, la possibilità di avere accesso a qualsiasi tipo di informazione ha creato il fenomeno del sovraccarico di informazioni (v. Alvin Toffler).

Siamo sempre più esposti a una grande quantità di informazioni e questo sovraccarico cognitivo può pregiudicare e spesso pregiudica la nostra capacità di recepire, selezionare e decidere. Si può disporre ormai di così tante informazioni che spesso la maggior parte risulterà superflua.

Occorre quindi saper gestire il sovraccarico di informazioni, discernere le informazioni utili al raggiungimento del proprio scopo da quelle che non assolvono a tale compito. Soprattutto bisogna saper distinguere le informazioni
veritiere da quelle false, anche note come fake news.

La società dell’informazione e le bugie

Questo perché al giorno d’oggi conviene dire le bugie. È inutile negarlo. I meccanismi con cui l’informazione raggiunge le masse e si sedimenta nelle menti delle persone portano a garantire un successo immediato a chi mente.

La smentita e la verità sono troppo lente e complesse per controbattere e annullare l’effetto di una bugia. In realtà non è una questione solo di oggi. È solo che oggi la velocità con cui le informazioni circolano rende il problema più complesso.

Vince lo slogan efficace che ha capacità di convincere nell’immediato rispetto alla riflessione che implica uno sforzo di comprendere e mettere in discussione le proprie condizioni. Solo a lungo termine riusciamo a vedere quanto sbagliate siano alcune affermazioni e i danni che esse producono.

Quali sono le conseguenze?

Quale è il fine ultimo della verità? Aiutarci a non ripetere gli errori del passato? Ma infondo siamo una società che ripete costantemente gli errori del passato. La guerra è una costante nella storia di questo martoriato pianeta. Tutti studiano il passato per capire come agire al meglio nel futuro. Eppure, l’umanità non sembra riuscire ad andare verso un punto di svolta. Continuiamo a distruggere il nostro pianeta e non riusciamo a trovare i meccanismi che consentano all’umanità di non generare sofferenza.

Non riusciamo ad essere lungimiranti nelle nostre scelte. Tutti coloro che hanno affiancato il Presidente Putin, hanno seguito gli effetti immediati delle sue gravi bugie, anziché rivolgersi ad un’analisi per il futuro.

Le nostre azioni non possono vedere solo le conseguenze immediate e prescindere dalle conseguenze future. Queste domande nascono da diverse osservazioni.

Nascono da Salvini che indossa un T-shirt che raffigura Putin. Nascono da Barack Obama che ridicolizza Romney che indica Putin quale maggior principale minaccia per gli Stati Uniti d’America. Nascono dall’incapacità degli USA di tenere lontano dalla scena pubblica persone come Donald Trump che fanno della menzogna l’unica arma politica a diposizione.

La società dell’informazione e il prezzo da pagare

Per fortuna le bugie hanno le gambe corte o meglio la verità viene sempre a galla. Il dramma è che nel frattempo l’umanità ne paga a caro prezzo.

Nella società dell’informazione dobbiamo costruire allora un sistema capace di creare menti critiche. Persone che non si fermano mai all’apparenza. Dobbiamo creare generazioni che abbiano la capacità di prendere decisioni pensando al futuro e al bene dell’intera comunità.

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Redazione Proposte UILS